|  |       |  | Dall'Analogico al Digitale Negli ultimi cinque anni cè stato uno 
        stravolgimento globale nel pensare il reale da parte della 
        massa pensante. Si è passati infatti da un modo di pensare radicato 
        analogico ad uno ancora in itinere digitale. Basti pensare alle due epoche 
        che li hanno caratterizzati e cioè lera Industriale e lera 
        che stiamo vivendo dellInformazione o post-industriale. La prima considerata sostanzialmente come unera di atomi dove tutto 
        ricadeva sotto passaggi produttivi concreti, dove nasce e si sviluppa 
        il concetto di produzione di massa, basato sulluniformità 
        e ripetitività dei processi produttivi. Gli stessi concetti trovano 
        adito in architettura e nelle sue esternazioni costruttive.
 La seconda è quella dei computer che utilizza ancora i concetti 
        di economia di scala, ma con vincoli di spazio e di tempo stravolti e 
        fino ad adesso impensabili. Infatti la fabbricazione del bit, che è 
        il DNA dellinformazione, può avvenire in ogni dove e sviluppa 
        il concetto di personalizzazione grazie al quale ogni cosa infatti viene 
        fatta su ordinazione, e dove il pubblico spesso si riduce ad una persona.
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 |   |  | Vivere 
      nellera digitale ci porterà ad allontanare il pensiero dalla 
      dipendenza dello spazio fisico e il tempo sarà riletto senza essere 
      associato allo spazio così come era avvenuto fino ad adesso cambiando 
      quindi il suo valore intrinseco. Levoluzione di tipo tecnologico ma 
      soprattutto quella nel campo informatico ed elettronico ha avuto uno sviluppo 
      di tipo esponenziale. Tutto ciò sta comportato delle modifiche in 
      campo comportamentale e relazionale nelluomo come per esempio lutilizzo 
      del cellulare e del computer. Luomo, ancor più che nel passato, comincia ad avere dipendenza 
      da queste nuove tecnologie.
 E questa dipendenza diverrà ancor maggiore nel futuro, quando lintegrazione 
      di queste tecnologie verranno totalmente controllate in senso globale con 
      la fusione globale con i media.
 I bit stanno via via sostituendo gli atomi in tutti quei processi tecnologici 
      avanzati di cui sono parte integrante ma anche in quei processi in cui è 
      possibile convertire lanalogico in digitale.
 Esempio ne è il mondo della comunicazione che ormai è votato 
      ai processi digitali.
 Così anche larchitettura non può che far parte di questo 
      nuovo sistema le cui radici affondano in un terreno nuovo che rimane ancora 
      inesplorato.
 Il passaggio da analogico a digitale è una tappa fondamentale dellumanità 
      che coincide con il punto di svolta verso una nuova era.
 Tanto si è discusso del passaggio dall'era industriale a quella postindustriale 
      (o dell'informazione), che magari non ci siamo neanche accorti che stiamo 
      entrando nell'era successiva, che possiamo chiamare della postinformazione.
 In questo clima futuribile, ma che tanto futuribile non è, visto 
      che sta già alle nostre porte, il ruolo dellarchitetto dovrà 
      adeguarsi a questo nuovo stile di vita ed affrontare e confrontarsi con 
      queste problematiche.
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